venerdì 11 novembre 2011

Cartoline da Sauris/1

Cara M.,

quando ogni mattina alle 6.30 bevo il mio caffè lungo davanti al pc, di solito ci siete tu, Cristina e c'è anche lei, Noemi.
La giornata parte meglio se almeno una di voi tre mi manda il suo saluto... e se proprio figli e mariti si mettono in mezzo, ostinandosi a svegliarsi alle 7.10 (ma non sanno che noi almeno fino alle 7.15 abbiamo da ciacolare?) sono certa che alle 9.15, in ufficio, avrò vostre notizie aggiornate. Piccole gioie quotidiane.


Noemi è tostissima, colta, un enorme senso pratico e una carica di umanità che viaggia veloce per i quattrocentotrentatre chilometri che ci separano.
Le non ha un blog, ma ha tante cose da raccontarci di Sauris (UD), il paesino dove vive, proprio nel cuore della Carnia. Ogni tanto mi manda delle cartoline su facebook e abbiamo deciso di condividerle anche qui sul Viaggio Emotivo.

Ecco la prima, autunnale, che ci introduce piano piano nel suo mondo:

"Chissà perché, quando si "pubblicizza" la montagna, si parla sempre dell'estate o del nevoso inverno; secondo me la stagione migliore è l'autunno, coi suoi meravigliosi colori, i faggi rossi, gli aceri gialli splendenti, gli abeti ormai verde scuro... c'è un mondo di sfumature da scoprire, e generalmente in ottobre il sole splende nel più bel azzurro che possiate immaginare, molto più bello del cielo estivo. Uscire al mattino presto, nell'aria fresca e "croccante" con una tazza di té in mano e vedere il Bivera rosa o guardare verso il Pura per ammirare le cime bianche; i boschi quieti da cui escono famiglie di caprioli fiduciosi; sentire i melodiosi canti dei piccoli uccelli che svernano coraggiosamente da noi; ma sopratutto respirare a pieni polmoni l'odore del mattino pulito, la brezza che porta sentore di neve, giuro che ha un profumo tutto suo, particolare e rassicurante.
Poi, durante la giornata, annusare la terra umida, il bosco e l'humus e i funghi, e l'odore dei camini quando bruciano legna buona... e, passando vicino alle rare case dove ancora si fanno salumi artigianalmente (solo per pochi intimi), godere dell'inconfondibile aroma affumicato.Trovo confortevoli i primi maglioni, indossati ancora senza giacca, e il calore della stufa, il brodo che sobbolle, le castagne calde e la ribolla; le "tasse" -cataste- di legna pronte per l'inverno e anche le giornate di pioggia novembrina, che ti costringono a rallentare e a goderti la tua famiglia al calduccio in casa, occasioni preziose per godere della compagnia reciproca."

Questo a destra è suo figlio Harald (uno dei tre).
Già, non serve andare sui blog delle mamme svedesi per vedere esempi di educazione sana, curiosa e aggiornata.

M, questo è solo un assaggio dell'atmosfera che mi fa respirare Noemi.

Ti ho incuriosito? Ce ne facciamo mandare altre di cartoline?

5 commenti:

  1. Di sicuro! Anche più foto se c'è possibilità.

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  2. sulle foto ci stiamo lavorando! grazie Tatiana di essere passata!

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  3. @ S. Di Danno: certo che mi hai incuriosita.. non so se resisto senza sbirciare tra i tuoi post in preparazione! ;-)

    Noemi, che atmosfera! (grazie)

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  4. Un racconto meraviglioso, il montagna in autunno, che racconto meraviglioso, così umano.
    Ora aspetto altre cartoline con la stessa curiosità con cui controllo la buca delle lettere ogni giorno per vedere se sia arrivato qualcosa di speciale :-)

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