giovedì 15 dicembre 2011

Cartoline da Sauris/3

M., è arrivata un'altra cartolina da Noemi!

"Ecco di nuovo il nostro viaggio da seduti.
Un viaggio veloce, solo lo sguardo che dall'alto abbraccia il paese.
Nel mio borgo, dove ogni giorno il paesaggio cambia, dove il viaggio è anche attraverso la storia (a volte più vera, a volte un po' fasulla, come spesso succede quando si deve vendere un prodotto, in questo caso ai turisti) e alle storie di famiglia. Una grande famiglia allargata, dove tutti siamo un po' parenti, dove sposi tuo cugino e dove tutti si fanno gli affari degli altri, ma è anche un modo per non essere soli.
Un posto che può essere meraviglioso, se si guarda onestamente, ma deludente se ci si aspetta Cortina.
Una vallata di gente vera, nei pregi come nei difetti; nel rancore verso qualcosa che viene da fuori e che ci ha privati dell'orgoglio, come nell'istinto di accoglienza che il saurano ha innato.

Ecco Sauris, Sauris di Sotto per la precisione, perché tra le frazioni c'è davvero differenza; posto incantevole, dove ancora vedi le greggi transumare e dove porti da bere qualcosa di fresco a chi volta il fieno vicino a casa tua. Dove di nuovo manzi e vitelli pascolano e dove non è difficile vedere i falchi giocare nell'aria, così vicini da distingerne le penne. Sauris di Sotto e il suo campanile "a cipolla", la gente stretta intorno al santuario di S.Osvaldo e al suo culto, riti antichi che tengono unita una comunità.
Le case con gli incastri di tronchi, le case di pietra di quelli che un tempo erano i più ricchi, la biblioteca ben fornita e le piste da sci; ma questo è quello che tutti i turisti vedono subito.
Dante
C'è altro, c'è Pa' Volvlan, dove Dante aveva il negozio di frutta e verdura e la macelleria, dove la gente si fermava anche a mangiare, dormire e socializzare, dove gli uomini dell'OberZahre arrivavano affamati capaci di mangiare chili di carne trita cruda e dove si suonava e cantava, ma nella familiare cucina si parlava sottovoce, col sottofondo di pentole che ribollivano sulla cucina economica (lo stesso borbottio che mi accompagna mentre scrivo).

Tante storie, che a raccontarle lo spazio non basta... magari, un altro giorno, vi mostrerò ancora qualche emozione, qualche ricordo. Se mi perdonerete il mio scrivere di getto".

Noemi, noi di questo scrivere di getto ne vogliamo ancora ancora ancora....





6 commenti:

  1. Noemi! che incanto! voglio venire a vedere volare i falchi!!

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  2. Ho un bellissimo ricordo di Sauris! Ci trascorsi 2 giorni completi nel lontano luglio del 1997! Oltre alla bellezza del luogo, davvero incantevole, il mio ricordo va anche ad una cena in un ristorante un po' isolato dal nome impronunciabile (per me) :-) Quella sera eravamo gli unici 2 clienti ed il menu era divino! :-) Alla partenza, non potei fare a meno di acquistare il delizioso e famoso prosciutto: davvero una prelibatezza! :-) E' uno dei posti dove ci tornerei volentieri! :-)

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  3. sulla carne cruda mi si sono riempiti gli occhi di poesia...

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  4. ... voglia di conoscere questo posto!

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  5. Con quanta trepidazione io aspetto ogni tuo racconto, e come ogni volta questa aspettativa viene ripagata con la poesia pura...
    @Stima...anche quella poesia non è da meno :-)

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  6. ma sai che corre l'anno 2012? vivi la realtà.

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