giovedì 1 marzo 2012

Per la Val di Susa

Povera la mia Val di Susa.
Terra di confine, terra di conquista, terra di passaggio, terra sempre più divisa.

Ci vai in un inverno senza neve e la trovi spazzata dal vento, i mille marroni illuminati da pagliuzze d'oro.
Ci vai, e ti metti a cercare, e scovi i suoi piccoli tesori, a cui -ogni volta- tornare.

A guardia della Valle e di Torino, a guardia del cielo terso, la Luna e la Sacra di San Michele.
Capitelli, contrafforti, dipinti di strani animali, scheletri vivi e demoni.




Salendo per la Valle, a destra, piccole contrade sommerse dalle foglie cadute.
Il vento fa cadere i nidi e friggere i cavi elettrici. Frusciando, cerchiamo le meridiane.



Poco più avanti l'Orrido di Chianocco e il museo meccanico degli antichi mestieri e della ferrovia Fell.
Turismo minore, anzi minimo, anche questo. La passeggiata è alla nostra portata: dentro, sopra, e dietro l'orrido, scopriamo una piccola diga; il museo apre di rado, ai nostri occhi ancora più prezioso.



Ancora salendo, sulla sinistra, il Gran Bosco di Salbertrand.
Da pazzi pensare ad un picnic sulla neve, nel bosco di abeti rossi, a gennaio. C'è ombra e un gran freddo.
Eppure proviamo. Ci siamo solo noi, un velo bianco ha catturato le orme degli animali selvatici e ci lascia indovinare di lotte, agguati e inseguimenti. Le fotografiamo: un grande ungulato? Una volpe? Un leprotto?
Troviamo un tornante luminoso, raccogliamo qualche ramo spezzato dal vento per sederci, isolati dal freddo terreno. Mangiamo, un grande rapace vola alto sopra di noi.





 Dopo Susa, da un lato, a destra, la Val Cenischia. Sotto al grande Rocciamelone, le cascate Sant'Anna.
Se non noti che c'è l'acqua dai riflessi di metallo, ti può sembrare di stare sulla Luna.








Dall'altra parte, l'Abazia della Novalesa.
Al tramonto i monti tagliati da una lama di luce, che si riflette nella valle e nel cielo, e sfuma nel rosa.



Cosa ci perdiamo, passando ad Alta Velocità?

7 commenti:

  1. Manca il muso del cervo che di notte sporge dal guard rail.. ricordi del 1997, prima del disastro operato per le olimpiadi..
    Meravigliose queste foto, la terza m'ha rapito!

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  2. eh, io il muso di cervo l'ho perso.. andavamo a trovare la nonna e basta :-(

    Dalla Sacra si vedeva Superga e oltre, si riconosceva bene la Mole Antonelliana! (ma che ventoooooo....)

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    1. spettacoloooooooooo, sbav!!! si vede dalle foto quanto era limpido.. Però la prossima volta.. ;)

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    2. Ti dico solo questo: non vedo l'ora!!!!!!!!!!!

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    3. comincio a spremere lo zenzero per la bionda...

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  3. immagini coinvolgenti...valle stupenda...speriamo lo rimanga..! grazie per questa full immersion emotiva

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    1. grazie a te per essere passata..
      Io sono emotivamente molto legata alla valle, direi che le voglio bene.. Sono contenta di essere riuscita a trasmetterlo :-)

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