mercoledì 21 novembre 2012

Torino


Lei aveva ragione, Torino sorprende. Certamente se il coinvolgimento emotivo con una città è legato solo all'amicizia e alle corse nelle piazze, beh, è più semplice avere uno sguardo aperto e benevolo. Un mix di ingredienti che funziona bene. Bene per me.

Le simmetrie rigorose... 


...le texture contemporane e le quinte d'epoca...


...l'irrinunciabile aria di casa...


...le storie immaginate (signore con perle in quell'interno, mi suggeriscono)...


...la tradizione vera, convinta, per cui serve la pazienza di una fila in piazza...


...il caos di Porta Palazzo, che mi aveva sorpreso un tempo e ora bevo avida di colori...


...la leggerezza di un albero...


...Borgo Dora, quasi una Brera popolare...


...i colori inaspettati...


...le buone cose di famiglia (e di pessimo gusto, non v'è dubbio)...


E sono bambina. Sì, a Torino io sono bambina. 






SDD



5 commenti:

  1. :) Al prossimo giro, una Torino diversa, post-industriale, come vuole il barbuto..

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  2. bella la mia torino...hai visto il palazzo col piercing?

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  3. Uffa!!! noi quest'anno niente!!! :-(

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