La stazione di Nina

Cara M.,

come lo taggo questo post? dove la metto la puntina sulla mappa? Pensavo sulla luna, prendiamo un'isoletta in mezzo al mare, decidiamo di chiamarla Luna e piazziamoli lì, tutti questi post strani di cui sento che riempirò il blog.

Oggi la mia storia è questa.

Francesca Ballarini è stata una dei miei primi contatti su fb, quando ancora non sapevo che farmene del profilo. Ha inaugurato la mia partenza sul web e mi ha fatto compagnia in molte pause pranzo, quando - alla ricerca della mia mela blu (essì, anch'io) - sfogliavo il blog di Nina lasciandomi trasportare dai link e immergendomi nel suo mondo. Facendolo mio, di conseguenza. 

Questo è uno di quei casi in cui le immagini vanno dritte al punto e le linee vanno dritte al cuore, almeno per me funziona così. Nina è il mio viaggio emotivo storico (la mia storia sul web, intendo), è per questo che te ne parlo.

Sono contenta e grata che ci abbia regalato queste illustrazioni, mi sembrano perfette qui, no?

(il post originale è qui, e c'è anche un testo di Wislawa Szymborska)

Si può viaggiare con Nina. Pronti? partenza, via!: 

*Bordeaux, di quella volta che Francesca "fece fagotto e prese la strada più incerta". Che se poi si leggono tutti i post con la label "France" ci si perde

*la label "Mare", che sia quello di casa sua (le Marche) o quello d'Irlanda: il dato di realtà da cui parte c'è, l'ho capito conoscendola dal vivo. Poi c'è tutto il resto.

*la label "Ninopoli" dove Nina si costruisce la sua città

*la lebel "Non luoghi", che io sento così reali e così miei

E questo è solo un assaggio del mondo di Nina, a cui piace giocare con noi, cara M.! Infatti ci ha persino fatto una richiesta: si è truccata con il kajal e si è fatta piazzare a Bollywood. Non ho potuto dirle di no!