domenica 23 giugno 2013

Comprensione e rispetto, la delicata lezione di Gabriele Basilico in mostra a Cinisello Balsamo

22.05.2013 > 06.10.2013

OMAGGIO A GABRIELE BASILICO

Museo della Fotografia Contemporanea
Villa Ghirlanda, via Frova 10
Cinisello Balsamo (MI)

ORARIO DI APERTURA
mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 15 alle 19
sabato e domenica dalle ore 11 alle 19

ingresso libero

info


Il Museo della Fotografia Contemporanea è collocato negli spazi di Villa Ghirlanda, un bellissimo edificio storico all'interno di un parco ombroso e profumato. Una sorpresa per chi, come me, si aspetta una Cinisello Balsamo tutta casermoni, fabbriche e archeologia industriale. Un po' è così, ma qui sembra di entrare in una realtà a parte, un mondo fatto di silenzio, verdi profondi e cultura valorizzata.

La mostra è molto bella, ho ritrovato diverse immagini che già conoscevo e altre (quelle della serie In pieno sole, per esempio) che non avevo mai incontrato nei miei viaggi virtuali sul web.






Metabolizzate le immagini, mi sorprendono le parole. Sono mille gli spunti di riflessione che si aprono: sullo sguardo, sulla mediazione tecnologica che può essere potenziamento o barriera, sulla consapevolezza dello stare, sul rapporto di equilibrio delicato tra realtà e astrazione, tra rappresentazione e storie implicite. Ogni paesaggio è ricco di rimandi infiniti e possibili. 



   
C'è molto da imparare dai fotografi. Di Basilico ho colto soprattutto la tensione verso la sottrazione dell'elemento soggettivo (meta che resta pur sempre un ideale, dal momento che ogni linguaggio è mediazione) e, mi pare, una certa umiltà e una componente di dolcezza. Quest'ultima mi ha del tutto sorpreso. 


 

Dolcezza, attenzione e comprensione verso la realtà: un bel modo di stare, praticabile anche senza la necessità di riprodurre attraverso la tecnologia e immediatamente condividere. Stare, essere presenti. Consapevolmente. Una bella lezione, mi pare.

SDD  

mercoledì 1 maggio 2013

Un salto di mille metri


Che barba. Un vecchio libro illustrato per bambini.

Eppure

"Un grosso elicottero porta una cavalletta a fare un salto altissimo nel cielo. La cavalletta, al ritorno, racconta le sue emozioni agli altri insetti."
Imparare un paesaggio è una splendida avventura. Dall'alto
si vede il plastico al vero di un ritaglio di mondo. Il plastico
è luminoso, animato, vivo di vene d'acqua, fiumi, ruscelli,
torrenti, rogge, stagni, i grumi delle borgate, i cascinali sparsi,
le colture come tarsìe di colore campito e perfetto, il disegno
mirabile dei filari di pioppi lungo le strade.
E' come leggere un gran libro senza dover sfogliare le pagine:
le cose della storia dell'uomo raccontano in rilievo, nitide
ed esatte, squadernate lì nel largo giro d'orizzonte.
S'incontrano le nuvole, che hanno odor di nuvola e la mania
di cambiar personaggio, frivole, incostanti, leggere.
S'incontrano, con voli falcati e vasti, solo gli uccelli d'altura.
Il cielo è un'immensa strada aperta sull'infinito. La vita
intensa che si vive sulla terra sembra di poterla raccogliere
nel cavo di un pensiero.

Da "Un salto di mille metri" di Angela Galli Dossena. Illustrazioni di Gianni Scaccabarozzi. Tantibambini Einaudi n.40

V1MB

mercoledì 23 gennaio 2013

Metti d'inverno, tra la collina e il mare

Avete presente quella bellissima canzone di Fossati? 
"...e noi che siamo gente di piaaaaanuuuura...". Le prime colline già mi impressionano. Ma il mare che si vede da lontano non è quello di Fossati, è l'Adriatico che ho imparato ad amare. 


Longiano, con il suo Castello e la Fondazione Tito Balestra.  Che è importantissima, sapevate?  
Una delle più significative collezioni d'arte moderna e contemporanea dell'Emilia Romagna.


Se poi ci si aggiungono un tramonto, una rocca medioevale, il freddo cristallino e pulito, è fatta. Cedo. L'effetto cartolina è garantito.


Luoghi persi: tanti, tantissimi, da perdersi.  Infiniti esempi...

Ma basta una curva per distrarmi, un niente.



L'agenzia di Promozione turistica di Longiano suggerisce anche percorsi di trekking... 
Declino, ma ho apprezzato la gentilezza, il materiale e la precisione.

E subito giù giù giù per la prima strada che scende, fluida come un richiamo.



Li avete mai visti i viali luuuunghi di cipressi, che disegnano il profilo della collina e ricordano tanto Pascoli?

Poi, via via che la strada si appiana: provinciali brutte, rotonde, una specie di tangenziale. Piada, cassoni e traffico. Un po' è quasi casa, un po' la Romagna che ci hanno insegnato.


C'è solo da decidere: Cesenatico che ben conosciamo, una Rimini inedita o un capoluogo?

Spiaggia batte Rocca, Mare batte Cultura, Sole batte Biblioteca Malatestiana. Tanto si tornerà da queste parti.


Non è solo raccogliere conchiglie, è raccogliere dettagli e riconoscere echi.

Finalmente Rimini, un mare di città.


Si potesse togliete l'estate, a Rimini, ci si accorgerebbe della storia

E' un po' che sono tornata e da allora attraverso ponti. Sono posti che mi portano bene, questi.


SDD
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...