giovedì 5 luglio 2012

Stazione Maria Zambrano - Tommasina Squadrito

Fermiamoci per un attimo qui, a Malaga.

Lelio, il contrabbassista della performance
Dalla stazione si può solo partire, gli arrivi sono sospesi e già questo inizia a disnucleare gli abitanti. La stazione ha inglobato la città. Si può arrivare in città a piedi, in macchina, in aereo, per via di mare ma nella stazione ferroviaria non arrivano più treni. Anche gli arrivi negli aeroporti, nei porti, per via di terra sono diradati. La città non è più stabile... e il senso del suolo assume modi inusuali. 
Tommasina l'ho conosciuta per via della calligrafia senza scrittura, la sua e la mia (per ridere). E sono venute fuori altre intersezioni: la felicità, i luoghi.



Non conosco bene l'arte di Tommasina Squadrito, ma mi incuriosisce.
Mi pare fatta di bianchi, di vuoti, che accolgono e proteggono la dimensione della comunicazione. Linee e spazi (che la mente tende a riempire?). Spazio che dà forza al segno. Monitulipare.

E mi pare fatta degli eccessi di comunicazione di "Daresti la vita per Palermo?"


La domanda è estrema_ tagliente___   
Un cuneo gentile___
Il blog_ appena un resoconto di momenti_ è iniziato nel’ottobre 2010 dalla formulazione in prima persona dell’interrogazione che gli dà il nome__ Daresti la vita per la città che vivi_ per il territorio che attraversi?__ è una formula_ un precipitato di sentimenti_ propositi_ emozioni che coinvolgono la nostra forma di vita soprattutto quando i luoghi sono offesi_ umiliati___

E poi Tommasina domanda, ed esplora, all'interno del progetto europeo "Arts and Culture reshaping urban life", la felicità degli abitanti di Šternberk:
"Sei felice a Sternberk? Cosa vorresti cambiare?" erano le frasi scritte in foglio che avevo preparato, una performance di tre giorni a fine giugno a Sternberk, Repubblica Ceca

-- Sono nato qui. Sternberk è la mia città d'origine. Mi piace stare qui. Specialmente amo la natura intorno. E' una città calma e graziosa / Può essere che preferisca più azioni culturali per i giovani. --


Tommasina domanda, e continua a domandare.

“D’una città non godi le sette
o le settantasette meraviglie,
ma la risposta che dà
a una tua domanda.
O la domanda che ti pone
obbligandoti a rispondere.”
(ITALO CALVINO, LE CITTÀ INVISIBILI)

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